Olivia Poli consegue il Diploma di Laurea in Logopedia ed esercita tale attività fino al 1982, anno in cui si iscrive alla Facoltà di Odontoiatria.
Si laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Torino nell’ ottobre 1987.
Negli anni 1988 e 1989 è odontoiatra frequentatore nel reparto di Parodontologia della Clinica Universitaria.
Esercita la libera professione nel proprio Studio in Torino dal 1988, collabora come paradontologa in studi odontoiatrici a Milano, frequentando ogni anno corsi di aggiornamento professionale su tutte le branche della professione; con particolare continuità si forma nell’Endodonzia e nella Parodontologia in accordo con il valore che attribuisce alla sostanza biologica e vitale della persona umana.
Negli anni 1995- 1997 è socia attiva di C.O.I. (Cooperazione Odontoiatrica Internazionale) per la quale frequenta il corso di Odontoiatria Sociale e di Comunità presso il San Raffaele a Milano sotto la direzione della prof. Laura Strumengher.
Nel 1996 è volontaria in Eritrea per la missione all’estero del C.O.I. con l’incarico di organizzare un ambulatorio odontoiatrico per la popolazione della periferia di Asmara e di formarne il personale locale.
Nel 1998 e 1999 segue due anni della scuola di Elettroagopuntura secondo Voll e nel 2000-2001-2002 i tre anni della scuola di Omotossicologia organizzate dalla GUNA. Applica nella pratica professionale molte delle conoscenze così acquisite, pur mantenendo un approccio rigoroso e scientifico all’odontoiatria classica e moderna.
Ognuno può collaborare al “bene del mondo” nel posto che occupa: “curare con cura”, accogliendo l’altro (in questo caso il paziente) con disponibilità all’ascolto, empatia e disponibilità, questi comportamenti sono stati per me un modo di essere una “donna dentista”. Il fascino della professione di odontoiatra era ed è tutt’ora quello di prendersi cura di una persona curandone una parte piccola, ma molto significativa.
I denti sono il nostro sorriso, la nostra presentazione di fronte all’altro, un punto di appoggio nella nostra postura e fanno parte del nostro equilibrio, sono il sostegno del viso.
La mia “scommessa professionale” è stata quella di trasformare lo studio dentistico da luogo a cui il paziente si avvicinava con riluttanza aspettandosi una cura invasiva e magari dolorosa, aspettandosi di essere annullato, reso un oggetto, senza possibilità di controllare ciò che su di lui viene praticato, in un luogo dove la persona nella sua interezza viene accolta, ascoltata, messa in grado di comprendere ciò che le accade e accordarsi così come lo strumento di un’orchestra per la cura più opportuna per lui.
E’ naturale che prima di concedere la fiducia a chi “opera” sul suo corpo, il paziente voglia capire cosa significa un intervento e come si farà, dove, in che modo, e anche il perché. Anche prima di avere l’ausilio della telecamera intraorale, un semplice specchio è uno strumento utilissimo per vedere e quindi, con le opportune spiegazioni, capire cosa succede nella sua bocca e poter confrontare il “prima” e il “dopo”.
Allora la collaborazione si fa attiva e l’ansia diminuisce fino ad addormentarsi sotto i ferri, come succede a molti miei pazienti che cosí mi gratificano, nel modo più evidente, della loro fiducia.
La natura mi nutre e mi ispira, la mia famiglia mi dá forza.
Amo camminare, sola o in compagnia, in collina o in montagna ed in qualunque stagione!
Amo i cavalli:
“il paradiso è sul dorso di un cavallo”
Detto arabo
“c’è qualcosa nel corpo del cavallo che fa bene allo spirito dell’uomo”
Winston Churchill
Adoro il mare “ruspante”, stare fin dopo il tramonto sul mio piccolo gommone (ma anche la canoa va benissimo!) al largo a vedere il sole che scende.
Impegno, affetti, crescita spirituale e coerenza sono le parole chiave del mio libro della vita